di Giuseppe Longo
“Dal fevelâ di lui al fevelâ cun lui” è il titolo del libro di monsignor Rizieri De Tina, responsabile della pastorale della Pieve di Nimis, che oggi Glesie Furlane presenterà ufficialmente a Venzone, dove l’appuntamento è fissato alle 15 nella splendida cornice del Duomo di Sant’Andrea Apostolo, rinato pietra su pietra dalle macerie del terremoto di 46 anni fa. E Glesie Furlane è proprio il movimento ecclesiale sorto all’indomani del sisma, del quale ha subito fatto parte anche l’allora giovane pre Rizieri. Uno degli animatori principali era il venzonese don Antonio Bellina, del quale ricorrono quindici anni dalla morte. Ma anche l’altro indimenticabile sacerdote friulano, don Francesco Placereani, originario della vicina Montenars, scomparso invece nel 1986.
Il suggestivo titolo in friulano del libro di preghiera e riflessione lascia subito capire che i testi sono in “marilenghe”, quella che il parroco di Nimis usa ogni domenica alla Messa vespertina nella storica Chiesa matrice dei Santi Gervasio e Protasio, sia come rito che come predica, con espressioni dirette e immediate che calano il Vangelo nella vita di tutti i giorni, dimostrandone la piena attualità rapportata a ogni aspetto della nostra esistenza e ai problemi che quotidianamente tutti ci troviamo ad affrontare.
Monsignor Rizieri De Tina, classe 1945, è a Nimis dal lontano 1978, appena due anni dopo il terremoto, quando l’allora arcivescovo Alfredo Battisti volle avviare nel paese pedemontano una originale esperienza pastorale inviando con lui don Luigi Gloazzo, oggi parroco di Povoletto e direttore della Caritas diocesana, e i compianti monsignor Luigi Murador, giunto come titolare dell’antica Pieve, e don Flaviano Veronesi, prete operaio responsabile delle parrocchie orientali del Comune, ma anche della lontana Uccea. Assunse il titolo di pievano-arciprete nel 1984 quando don Murador morì improvvisamente in un incidente stradale mentre rientrava da una missione fra i terremotati dell’Irpinia. Al compimento dei 75 anni don Rizieri ha rinunciato, come prescrivono le norme canoniche, alla responsabilità civile delle Parrocchie di Nimis e Torlano (oggi ricoperta da don Federico Saracino, parroco di Faedis). Ma ha lodevolmente desiderato rimanere in paese al fine di continuare ad assicurarne la guida spirituale, meritando un generale apprezzamento da parte della popolazione. Il sacerdote è, nel contempo, molto attivo pastoralmente anche sui moderni mezzi di informazione: a parte “In Cunfidenze”, il diffusissimo notiziario parrocchiale, supplemento al bollettino “La Voce della Pieve” che ormai, da lungo tempo, esce soltanto alla fine dell’anno in prossimità delle feste natalizie, cura costantemente un’apprezzata pagina Facebook e un’altrettanto seguita rubrica settimanale su Telefriuli. E ora, a tutto ciò, si aggiunge questo originale Vangelo che potremmo giustamente definire “secondo Rizieri De Tina” e che sarà appunto presentato oggi a Venzone.
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In copertina, monsignor Rizieri De Tina durante la recente festa della Madonna della Salute a San Mauro.